Nasco nel 1975 da due generazioni di pittori, e a partire dagli anni Novanta intraprendo il percorso canonico da artista visivo.
Attorno al 2014, dopo vent’anni passati a inseguire la strada per partecipare al circuito dell’arte contemporanea, mi accorgo che quella modalità non fa per me, perché equivale a vivere un mondo che non considera il capitale umano, ma quasi unicamente quello economico.
Mi dirigo a piccoli passi nella direzione del gioco e del lavoro nel mondo del sociale.
Nel momento in cui ho lavorato per gestire l’ego, e quindi tutti quei meccanismi legati al successo, al denaro e al potere propri dell’artista e dell’uomo, ho cominciato ad usare le mie ferite per cercare di aiutare gli altri attraverso l’arte e la bellezza.
Ho capito che unendomi a delle energie alte potevo dare agli uomini e al mondo, non più per “fare” l’artista ma per “essere” artista.
Ludotipo è quindi nato con il fine di insegnare a vedere il mondo con occhi diversi: un’arte per tutti che offre formazione e cura attraverso l’esperienza creativa e ludica.
Il mio approccio è naturalmente votato a educare al buon vivere, ma anche alla manualità e all’idea di collaborazione sinergica: uno stare assieme che nutre l’anima.
Tutti possiamo “Ludotipizzarci” per scoprire mondi sconosciuti e affascinanti, per imparare piccoli gesti magici, per costruire e trasformare il mondo, per sognare e lasciarci condurre in aspetti della vita, dell’uomo, della natura e dell’universo da comprendere insieme.